Il Salice piangente
La Contrada
I Racconti del Nonno
Paese sul fiume
La Fornasara
La casa sul fiume
Il sentiero della luna
Inediti


INIZIO DEL ROMANZO

"Pietro rimase vedovo nella primavera di quell’anno. Improvvisamente. La moglie Lucia soffriva di cuore, ma nulla lasciava intravedere una crisi così improvvisa, fatale. L’intervento dei medici e degli infermieri dell’ambulanza subito accorsa non era riuscito a sventare il pericolo e Lucia era morta nel giro di pochi drammatici minuti. Pietro era l’, accanto a lei, incredulo e impotente. Le teneva una mano e in cuor suo pregava, ma quando sentì la stretta, l’ultima, capì che era la fine. Era il saluto che lei gli dava prima di andarsene.
Pietro non disse una parola, ma aveva le lacrime agli occhi e il cuore stretto in una morsa, sperduto e devastato.
Lucia non c'era più. Nulla e nessuno avrebbe potuto riportarla in vita. Qualcosa si spezzò in lui in modo irrimediabile. La sua vita non sarebbe più stata la stessa, lui lo sapeva. E' difficile parlare della morte. Finchè non ti sfiora, sembra lontana, assurda, impossibile; quando ti tocca da vicino le parole non servono, allora non è più né assurda né impossibile, semplicemente è e non sai se piangere per il caro che ti lascia o per te stesso che rimani solo, scoprendo come il respiro della vita sia fragile.
Aveva vissuto momenti terribili nel lager tedesco dove era stato rinchiuso dopo essere stato fatto prigioniero in una delle ultime retate operate dalla forze nazi-fasciste contro i partigiani. Lui, appena diciasettenne era stato preso e deportato..."