Fiori di plastica
Gente di Golena
Il Salice piangente
La Contrada
I Racconti del Nonno
Paese sul fiume
La Fornasara
La casa sul fiume
Un'estate ronchesana
Inediti


INIZIO DEL ROMANZO

Omar si aggirava volentieri nel grande supermercato del paese quando aveva un po’ di tempo libero. Non che ne avesse molto, ma il girare fra gli scaffali stracolmi di ogni cosa gli riempiva gli occhi. Gli sembrava impossibile che potesse esistere una simile abbondanza. Era in Italia da un paio di mesi, ma non si era ancora abituato all’idea e tornava al supermercato ogni volta che poteva. Comperava qualcosa, e poi girava e solo dopo essersi saziato gli occhi, si metteva in coda alla cassa per pagare.
Fu proprio lì, alla cassa, che un giorno incontrò la signora Sofia. Aveva il carrello colmo di ogni ben di Dio e dopo aver pagato, sistemava gli acquisti nei sacchetti di plastica. Lui intanto aveva pagato e si era avviato all’uscita, seguito dalla signora che procedeva sbilanciata dal peso che a fatica portava. Omar le cedette il passo e quasi senza accorgersene:
- Posso aiutarla signora?
- Certo, figliolo – rispose lei pronta.
Omar pensava che la sua disponibilità si fermasse all’uscita, dove certamente ci doveva essere la macchina della signora. Invece aveva solo una bicicletta.
- Riesce a portare tutto?
- Penso proprio di no.
- Se vuole, l’aiuto.
- Guarda però che abito al Bosco.
- Ho tempo – rispose Omar, senza sapere dove si trovasse questa località.
Era sabato pomeriggio ed era la sua mezza giornata libera. Così si incamminarono. Lei davanti con due sacchetti di plastica attaccati al manubrio delle bicicletta e lui dietro, con gli altri due e la sua bicicletta arrugginita.
Camminarono senza parlarsi. Dopo aver percorso metà del bel viale di tigli dalle ricche fronde, girarono a destra e presero la strada che portava alla frazione di Scardevara. Lungo il tragitto incontrarono una persona in bicicletta.
- Buongiorno signora Sofia, si è fatta “il badante?”
- Ciao Luigi… Sei tu che hai bisogno di una badante – e rise divertita.
Omar non capì, anche perché era soprappensiero. Certo la loro era una strana coppia: lui un giovane slanciato, dagli occhi neri e dai capelli lunghi, neri e brizzolati, legati dietro a formare una corta coda di cavallo….